"Bernarda Visentini è un’artista dalle eccellenti doti e qualità artistiche e allestitive, in quanto possiede una personalità e un talento che suscitano interesse perché nutre un autentico, esemplare, sostanziale ed emblematico sentimento verso l’Arte. Il suo è un vivo e passionale trasporto e amore, che la conduce, nel cercare e sperimentare con una enorme curiosità e apertura intellettuale, nuove sfide culturali e orizzonti creativi particolari. Le sue composizioni e installazioni si distinguono per un singolare e concettuale mixage armonico di ricercatezza estetica e gusto scenografico. Bernarda, attraverso il simbolo dell’antichità, descrive una realtà visiva che restituisce la parola, esaltando, con dati di fatto, il suo messaggio nel linguaggio della natura e della storia. La Visentini, con cura, saggezza, raffinatezza e infinito amore ed estro, crea un simbolismo vivo nelle sue straordinarie potenzialità, elementi che danno vita così a tracce, richiami mitici, emozioni e memorie antropologiche che sono lo specchio di antiche civiltà. Figurazioni non iconiche, ovvero di iconicità occulta, che nella loro interpretazione performativa sono un tracciato visuale dinamico dove l’artista consente di poter osservare lo snodarsi delle linee in un sinuoso intrico di segni e messaggi. Per Bernarda coscienza e simboli vanno visti nel cammino esperienziale dell’umanità. Ciò che colpisce nell’Arte di Bernarda Visentini sono le rivelazioni, intuizioni, trasformazioni che l’artista crea, immagina e descrive con le sue ricerche, con la memoria, la concezione e la creatività, che si sviluppano non tanto e non solo nel suo percorso creativo che va oltre, a mio modesto parere, la dottrina estetica. Con una riflessione profonda e concettuale precisa mette in evidenza una realtà, la quale lentamente si spegne perché vittima del rapido e imprevedibile progresso e veloce tecnologia, che conducono la collettività ad un processo, che personalmente considero di imbruttimento intellettuale e ad una disattenzione totale al valore della cultura e della storia stessa. In realtà, riflettendo, a me pare non sia rilevante solo ciò che si ricorda, ma la consapevolezza che conduce l’Artista a porsi dinanzi al suo passato, alla sua storia e alle sue tante esperienze. Di conseguenza quindi, scaturisce l’elevata missione dell’Arte ad annullare la distanza temporale per non cancellare e far sbiadire tracce, emozioni e incontestabile storia. Concludo con questa citazione di Alexandre Dumas padre: “L’antichità è l’aristocrazia della storia”. Aggiungo che la Visentini è un'elegante, raffinata e nobile artista che unisce la passione per l'archeologia a quella della scultura grazie ai viaggi reali e riflessivi, soprattutto alla ricerca delle radici dell'uomo. La sua è una continua e sistematica ricerca evocativa nella preistoria... e al di là di ciò che appare...!"
dott. Bacci Angelo - scrittore e storico dell'arte